In materia di cripto-attività, l’Agenzia delle entrate in una FAQ fornisce chiarimenti sull’imposta sostitutiva cui soggiacciono. Nello specifico, la norma vuole che sulle plusvalenze e gli altri proventi derivanti da cripto-attività si applichi un’imposta sostitutiva del 26%. Per il calcolo della base imponibile è riconosciuta una franchigia di 2.000 euro sulla somma realizzata nell’anno. Nel caso in cui il contribuente non abbia applicato detta franchigia nella dichiarazione 2024 (redditi 2023) può recuperare la maggiore imposta versata tramite rimborso.