INCENTIVO ASSUNZIONI 2024: COME FUNZIONA

14 Dicembre 2023 di Amministratore

Uno dei decreti legislativi approvato il 16 ottobre 2023 sulla revisione  di IRPEF  e IRES in attuazione della delega fiscale (legge n.111/23) prevede una nuova modalità di agevolazione per le  assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024. 

Non  si tratta, come spesso in passato, di  un esonero dalla contribuzione INPS  ma di  una deduzione fiscale, maggiorata,  in contabilità dell’intero costo  del lavoratore, del 120% (o 130% in caso di assunzione di categorie svantaggiate). 

Piu in particolare , il costo del lavoro, ai fini della deduzione, sarà maggiorato:

  • del 20% del costo riferito all’incremento occupazionale  per tutti i  nuovi  assunti e
  • del 30%  del costo riferito alle assunzioni di lavoratori  svantaggiati (si intendono:  lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea; persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione).

Il beneficio sarà applicabile alle spese per: 

  • retribuzioni, contributi,  bonus,  TFR a favore del lavoratore.
  • solo per contratti a tempo indeterminato  (non per contratti a termine né per conversione di tempo determinato in tempo indeterminato).
  • solo  per il 2024.
  • solo in caso di incremento occupazionale cioè di comprovato aumento.
  •  sia della platea media di lavoratori che del costo complessivo rispetto all’anno precedente.

ATTENZIONE Non è richiesto che il contratto sia per il lavoratore il primo a tempo indeterminato. 

Deduzione IRES assunzioni – I dubbi applicativi 

L’impatto economico è certamente interessante ma la fattibilità  potrebbe non essere agevole per i datori di lavoro. 

Tra l’altro alcune organizzazioni hanno espresso perplessità sulla opportunità  in quanto oggi  le aziende non hanno dal punto di vista economico  particolari difficolta a coprire i costi  ma piuttosto incontrano  lo scoglio della impossibilità  di trovare i giusti candidati.

E’ stato evidenziato che la durata breve della misura, annunciata in anticipo, potrebbe portare a un rallentamento delle assunzioni negli ultimi periodi del 2023 così come a un aumento concentrato solo nei primi mesi del 2024, mentre a fine anno la minore convenienza fiscale potrebbe portare a una nuova riduzione. 

Dal punto di vista piu tecnico gli esperti del Sole 24 ore ( articolo di Luca Gaiani del 12.12.2023 p. 40) hanno evidenziato alcuni punti critici nella formulazione della norma :

  • non è chiaro se il computo  della maggiorazione per i lavoratori svantaggiati  (30%) sia aggiuntiva al quella ordinaria del  20% , con risultati pratici molto diversi.
  • risulta difficile l’accesso per le società costituite nel 2023 dato che i requisito o   è un esercizio di almeno almeno 365 giorni nel periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore.
  • ci sono dubbi sulla data di riferimento per la definizione dello stato di liquidazione che esclude dal beneficio.
  • complicato anche il calcolo dell’incremento occupazionale in particolare per i gruppi. La norma richiede infatti  di considerare i decrementi avvenuti in società controllate e collegate e in imprese facenti capo al medesimo soggetto” ma non è facile identificare cosa si intende in quanto mancano i richiami alle disposizioni legislative vigenti.

I risparmi con il nuovo incentivo

Il risparmio fiscale  è quella risultante dal calcolo del 20% del minor valore tra il costo delle nuove assunzioni  2024 e la differenza tra costo  in bilancio nel  2024 e  nel 2023 .

IL valore che ne risulta  può  incidere:

  • dal 4,8% per  assunzioni di lavoratori ordinari al 7,2% per lavoratori svantaggiati, dell’IRES per le società di capitali (con IRES al 24%) e dal 9% al  13% per l’IRPEF delle società di persone e professionisti (che scontano un’ aliquota del 43%).

ESEMPIO: assunzione da parte di una SRL soggetta a IRES al 24% di due  dipendenti con costo pari a 80.000 euro con maggior costo a bilancio rispetto al 2023 di 50.000 euro. Su questo importo si calcola il 20% ovvero 10.000 euro di maggiore deduzione. 

ATTENZIONE: La deduzione ulteriore del 10% in questo caso andrebbe calcolata  considerando il valore figurativo dell’incremento del costo complessivo.