Riguardo gli assegni privi della clausola “non trasferibile”, il MEF, in un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito istituzionale, ha assicurato il proprio impegno a valutare la possibilità di modificare il regime sanzionatorio “recuperando la proporzionalità tra l’importo trasferito e la sanzione”, e ciò in linea con le osservazioni contenute in un parere parlamentare fornito allo stesso dicastero; precisando inoltre che “nessuna sanzione è mai stata ancora comminata ai sensi della nuova normativa e che, a fronte di 1.692 assegni contestati, gli incolpati hanno scelto, in 107 casi, di pagare l’oblazione che consente di concludere anticipatamente il procedimento sanzionatorio”.