Giovedì prossimo, 30 novembre 2017, scade il termine per il versamento della seconda o unica rata degli acconti Irpef, Ires, Irap e di diverse altre imposte. Sono tenuti all’adempimento tutte le categorie di contribuenti (persone fisiche, società di persone ed equiparate e soggetti Ires), anche se con alcune differenze relative sia alla misura dell’acconto sia alle modalità di versamento. Il versamento si effettua con F24 con differenti procedure di presentazione: obbligatoriamente telematiche solo per i titolari di partita Iva, e l’utilizzo di diversi codici tributo. Il calcolo dell’importo da pagare dipende sia dalla tipologia d’imposta sia da quella di contribuente. In linea generale sono due i criteri per calcolare l’acconto: metodo storico – il calcolo viene effettuato sulla base dell’imposta dovuta per l’anno precedente (2016), al netto di detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto risultanti dalla relativa dichiarazione dei redditi; metodo previsionale – il calcolo viene effettuato sulla base dell’imposta presumibilmente dovuta per l’anno in corso (2017), considerando, quindi, i redditi che il contribuente ipotizza di realizzare nonché gli oneri deducibili/detraibili che dovrebbero essere sostenuti e i crediti d’imposta spettanti.