Con la conversione operata dalla legge 96/2017 (GU del 23 giugno 2017) del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo, è stato disciplinato il passaggio dai parametri e dagli studi di settore agli indici sintetici di affidabilità fiscale. L’obiettivo è favorire l’emersione spontanea di basi imponibili, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e rafforzare la collaborazione tra i contribuenti e la Pa. Tra gli elementi distintivi degli indici si elencano: attenzione alla “storia” del contribuente; un’analisi complessiva volta a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi imponibili; la discontinuità con il passato. Gli indici dovranno superare la logica di ricostruzione presuntiva dei ricavi e dei compensi, che distinguevano i contribuenti tra congrui e non congrui, fornendo un giudizio più coerente con la complessità della “vita fiscale” degli stessi e individuando, su una scala di valori, la relativa affidabilità fiscale.