Il fornitore che omette di verificare che la lettera d’intento inviatagli dal cliente esportatore abituale sia stata prima trasmessa all’Agenzia delle entrate sarà punibile con la sanzione amministrativa da 250 a 2.000 euro, invece di quella attuale dal 100 al 200% dell’Iva non addebitata. La novità è contenuta nel decreto di revisione del sistema sanzionatorio tributario, che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.